GIUBILEO 2025, LA RAGGI COME CARNEADE

Giubileo 2025, la Raggi come Carneade, chi era costei? È accaduto un evento che oscilla tra il fantastico ed il prevedibile.

Si sono dimenticati di invitare Virginia Raggi alla riunione per il Giubileo del 2025, tenutasi a Palazzo Chigi.

Convocati e presenti: Monsignor Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione (in pratica il delegato del Papa ai grandi eventi del Vaticano), il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ed il presidente della Giunta regionale del Lazio Nicola Zingaretti.

Assente non invitata Virginia Raggi che, forse però, non si sono dimenticata. Anzi, probabilmente lo hanno fatto addirittura apposta.

Infatti secondo un parlamentare Grillino, come riporta un quotidiano romano: «Virgi è stata sostanzialmente scaricata anche dal premier Conte… mi dicono che nessuno voleva la sindaca». E il perché non è difficile da capire.

Per il Giubileo del 2025 va studiato il riassetto infrastrutturale della Capitale e bisogna garantire la sicurezza dei milioni di pellegrini, che si riverseranno in città.

Considerati i terrificanti risultati gestionali ottenuti e le capacità progettuali della Raggi, un suo contributo sarà apparso solo una perdita di tempo.

Siamo certi che nessuno dei partecipanti al tavolo per il Giubileo 2025 vorrebbe, infatti, una funivia da San Pietro a Borgata Ottavia, oppure l’invasione dei monopattini a Santa Marta e nemmeno una pista ciclabile su via della Conciliazione. Figurarsi poi una macchinetta mangiaplastica sotto la cupola di Michelangelo Buonarroti.

Suora in monopattino a San Pietro in Vaticano

L’esclusione di Virginia Raggi dalla riunione per il Giubileo del 2025 è inoltre un chiaro segnale che il M5S è pronto a spedire a casa la Raggi, speriamo insieme a biciclette e monopattini.

La forte opposizione del PD, che non la accetterebbe mai come possibile candidata per la poltrona di primo cittadino, metterà la pietra tombale alle aspirazioni della donna che si credette sindaco.

Infine, verrebbe da sperare che “qualcuno” finalmente abbia preso atto che la Raggi da moltissimo tempo non rappresenta più i romani e forse non li ha mai rappresentati.

In ogni caso, della Raggi resteranno solo un brutto ricordo e qualche milione di inutili foto.