HAI IL TUMORE? STATTENE A CASA
Hai il tumore? Stattene a casa ed aspetta di morire. Livelli così bassi, in politica, non si erano mai raggiunti.
Ci riferiamo alle affermazioni del Grillino Nicola Morra, che hanno superato ogni limite tollerabile quando ha parlato della scomparsa Jole Santelli presidente della Regione Calabria:
«Era noto a tutti che la presidente della Calabria fosse una grave malata oncologica. In democrazia ognuno deve essere responsabile delle proprie scelte»
Eugenetica nazista
L’assunto in base al quale una malata di tumore non si dovrebbe candidare, sottintendendo che debba ritirarsi ed attendere la morte, è l’epigono dell’eugenetica nazista.
È mostruoso ed inaccettabile dividere l’umanità tra chi ha diritto ad un futuro e chi non lo ha.
Come si fa a dire una cosa del genere a tutti i malati oncologici, che ogni giorno lottano per la loro vita, nella speranza di guarire e di tornare a vivere lontani dalle sofferenze?
Purtroppo quasi non esiste una famiglia che non abbia provato dolore e paura o subito una perdita a causa di un cancro tra i propri cari.
Abbiamo aspettato giorni, sperando che Morra si ravvedesse e si dimettesse invece, a parte delle debolissime scuse, ha proseguito con le sue incredibili esternazioni.
Morra grida al complotto
Il presidente grillino della commissione Antimafia ha persino trovato il pretesto per assolversi con la solita teoria Cinque Stelle del complotto: «Do fastidio alla mafia».
Poi non contento, ha proseguito ribadendo la sua posizione e segnalando un sondaggio Usa dove il 71% degli americani ritiene «doveroso» che i candidati alla presidenza forniscano un certificato in cui dichiarano che «sono sani e in grado di governare».
Proviamo una rabbia incontenibile
Noi di Roma Lista Civica ci siamo sentiti toccati nel profondo, anche perché in molti il tumore lo abbiamo vissuto troppo da vicino e portiamo addosso ferite indelebili. Per questo uno dei nostri principi fondativi è la difesa e la tutela di chi è malato.
Convivere con il tumore
Al Morra rispondiamo che la malattia si può vincere, ma anche che con il cancro si può imparare a convivere e, soprattutto, è possibile conciliare la tutela della salute con il diritto di avere un lavoro.
Nicola Morra è uno dei tanti regali fatti all’Italia dalla politica “onesta”, educata all’università del vaffa. Le sue affermazioni sono umanamente ingiustificabili, come è intollerabile che il suo partito M5S non lo abbia messo alla porta.
Siamo certi che lo faranno gli elettori alle prossime elezioni, facendo piazza pulita con la matita di un gruppo di potere che, trovatosi per miracolo con le leve del comando, ha dimostrato tanta protervia quanta incompetenza.