I MONOPATTINI INQUINANO DITELO ALLA RAGGI
I monopattini inquinano, ditelo alla Raggi. Oltre ad essere pericolosi tanto per i pedoni quanto per chi li guida.
Virginia Raggi non ne azzecca una, questa volta è il turno dei monopattini che aveva presentato come la soluzione ecologica al trasporto cittadino.
Uno studio scientifico di Arcadis, società globale di progettazione e consulenza urbana, ha evidenziato che le emissioni dei monopattini elettrici raggiungono e superano quelle delle automobili.
Non sono affatto ecologici e contribuiscono al riscaldamento della terra al pari di una vettura con 3 persone a bordo.
Così Virginia Raggi, che tanto ha sponsorizzato i monopattini, si è trasformata da paladina dell’ambiente ad inquinatrice seriale.
La straordinaria parabola della ormai prossima ex sindaca di Roma, però, non stupisce.
La bufala a 5 Stelle delle auto diesel Euro 6 inquinanti
Basta ricordare la sua gaffe che fece il giro del mondo, quando vietò i diesel Euro 6, che universalmente sono definiti dagli scienziati i motori termici meno inquinanti.
Le inutili domeniche ecologiche
Non le è andata bene nemmeno con i blocchi della circolazione delle demagogiche Domeniche Ecologiche, perché durante il lockdown con la città immobilizzata ed il totale blocco del traffico, l’inquinamento è aumentato anziché diminuire.
I dati certificati dall’Arpa (l’Agenzia per l’Ambiente) sono così divenuti la prova provata che il blocco delle auto a Roma è una castroneria, ideata da chi immagina che l’unico sviluppo possa essere a pedali.
La lotta ai monopattini inquinanti è iniziata
Tornando ai monopattini inquinanti, la lotta è iniziata. A cominciare sono stati gli attivisti di Youth For Climate della Loira in Francia, seguaci di Greta Thunberg.
I giovani ecologisti hanno messo in pratica la prima azione di boicottaggio contro i monopattini dei servizi di sharing cittadino, mettendoli fuori uso con un adesivo che ha coperto il QR code che va inquadrato per poter utilizzare il servizio.
La protesta si sta estendendo a macchia d’olio in diverse città europee e non ci resta che sperare che arrivi presto anche a Roma.