LA ROMA CHE VOGLIAMO
Abbiamo fondato Roma Lista Civica perché crediamo nella democrazia e nella partecipazione attiva di tutti i cittadini, al di là degli sterili schieramenti politici.
Siamo un gruppo di cittadini che si propone di candidarsi alle prossime elezioni comunali, per impegnarsi in prima persona per risolvere con competenza e senza demagogia le mille emergenze di Roma , ormai in preda ad un inarrestabile declino.
Vogliamo far vivere bene i romani e non educarli come pretendono i “soliti Partiti o pseudo Movimenti”. La città ha bisogno di infrastrutture, servizi, competenza e coraggio.
Vogliamo che Roma torni a splendere in tutti i suoi quartieri, perché il valore e la tutela della bellezza accrescono il senso di appartenenza dei cittadini alla città e ne stimolano il rispetto e la cura.
Roma ha bisogno di sviluppo e manutenzione per questo vogliamo, ad esempio, costruire nuove strade, anziché chiudere quelle che ci sono.
Vogliamo progettare il futuro della Capitale che, svilita da anni di soprusi politici e abbandonata a se stessa, oggi è guidata da un gruppo incapace di produrre risultati positivi ed esprimere qualsiasi progetto che porti modernizzazione.
Vogliamo una Roma equa, dove sia garantita a tutti la dignità del lavoro e l’indipendenza dai bisogni e il welfare sia pensato e organizzato per chi ne usufruisce e non per chi è chiamato a garantirlo.
Vogliamo una Roma solidale, attenta ai diritti e ai doveri delle persone, dove la reciproca collaborazione è valore fondante e la difficoltà non è vergogna.
Vogliamo una Roma unita, dove le differenze tra quartieri non si trasformino in svantaggi per i residenti ma diventino occasione di valorizzazione.
Vogliamo una Roma libera, senza pregiudizi, aperta al confronto con ogni realtà, per condividere e non dividere. Vogliamo essere la forza civica e popolare che raccoglie le tradizioni culturali e le politiche innovatrici della nostra città, mobilitando le energie e i valori più sani dei cittadini.
Vogliamo una Roma esemplare, che combatta ogni forma di corruzione per garantire trasparenza e giustizia. Sempre. Governare Roma significa porsi al suo servizio, avere la visione ideale, il progetto culturale, la volontà di cambiamento necessari per restituirle il senso di sé e del suo futuro.
Vogliamo una Roma partecipata, che attraverso pratiche quotidiane concrete incentivi la partecipazione diffusa, valorizzando così la consapevolezza e la responsabilità individuale di ogni cittadino.
Vogliamo una Roma responsabile che, facendo propri i principi di sostenibilità adottati dall’Unione europea, realizzi un nuovo modello di sviluppo urbano rispettoso dell’ambiente e capace di valorizzare il grande capitale naturale di cui la città dispone.
Vogliamo una Roma sicura, che protegga tutti i suoi abitanti con efficacia e tempestività contro ogni forma di violenza. La fermezza contro il crimine, il rispetto delle regole e dei diritti di ciascuno sono il presupposto per l’integrazione, il recupero sociale e il contrasto all’emarginazione.
Vogliamo una Roma meritocratica, che dia spazio alle risorse migliori per progettare e realizzare una nuova prospettiva di crescita economica e sociale e che permetta a ciascuno di esprimere pienamente le proprie capacità. Una Roma in cui chi occupa posizioni di responsabilità sia il primo esempio di merito.
Vogliamo una Roma economicamente dinamica, che produca lavoro e benessere. Polo universitario internazionale di eccellenza, turismo culturale, imprese innovative, agricoltura di qualità, industria dello spettacolo sono tra gli strumenti per un presente e un futuro di concreto sviluppo per Roma.
Vogliamo una Roma orgogliosa di essere capitale mondiale del sapere e dell’arte classica, che trasformi in cultura, ricerca, turismo e modernità la sua naturale vocazione di memoria storica della civiltà occidentale.
Vogliamo una Roma rispettosa dei desideri, delle tendenze, delle culture e dei credo religiosi di ciascuno dei suoi abitanti.
In estrema sintesi vogliamo dare un futuro a Roma, non fare sterile e demagogica politica.
A chi ci chiederà: “Siete di destra o di sinistra?”, gli risponderemo: “Siamo di Roma”. Tutta un’altra cosa.