CICLABILE OSTIA, LE AMBULANZE NON VOLANO
Questo video girato ad Ostia, dall’interno di un’ambulanza lanciata a sirene spiegate, è la prova provata della superficialità con cui vengono realizzate le piste ciclabili, senza preoccuparsi delle conseguenze.
Presi dalla fregola elettorale del pedale, i Grillini hanno strozzato il lungo mare, ovvero la via più trafficata di Ostia, producendo un insuperabile muro di traffico.
L’ambulanza non riesce a passare perchè, per fare posto alla ciclabile, la strada è stata ridotta ad una corsia, un budello senza vie di fuga o zone di accosto.
Di opinione opposta Stefano Bricchi, Presidente e Ad di Roma Servizi per la Mobilità, che ha commentato in modo surreale il video dell’ambulanza bloccata dal traffico creato dalla pista ciclabile ad Ostia.
«Per fortuna il video parla da solo e dimostra chiaramente qual’è il complicato lavoro che i sanitari devono fare per muoversi nel traffico di una città. Questo si può comprendere, ma non che tutte le strade a senso unico con una corsia debbano essere rifatte».
Il metodo grillino è sempre quello, negare l’evidenza e mai ammettere le proprie colpe. In questo caso di aver progettato ad Ostia una pista ciclabile sbagliata. Non manca poi nella risposta del Brinchi lo sfondone in italiano, una marchio di fabbrica come da consolidata tradizione a 5 Stelle.
Glielo spieghiamo, ma ci leggesse: si scrive “qual è” e non “qual’è”.

Ormai è un’abitudine e questo è il bis, se mai possibile peggiorativo, dei disastri combinati ai via Tuscolana, sia nella fase 1 sia nella fase 2.
Nella fase 1 gli interventi hanno messo in crisi il traffico, devastato il commercio e messo in pericolo persino i ciclisti.
Nella fase 2 si è battuto ogni record, delle strisce gialle hanno ridotto la carreggiata, fatto sparire i parcheggi e messo a vero rischio la sicurezza dei ciclisti e la sanità mentale degli automobilisti.

Il Codacons, dopo aver presentato un esposto in Procura per la pista ciclabile di Via Tuscolana, ora ne ha presentato un altro per la pista ciclabile di Ostia.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato il gravissimo episodio dell’ambulanza bloccata sul lungomare di Ostia, dove la riduzione delle carreggiate dovuta alla creazione della pista ciclabile ha finito per creare una “trappola” capace di ritardare i soccorsi in caso di emergenza.
Una soluzione semplice ed efficace, avendo a disposizione un marciapiede largo e lungo come una pista aeroportuale, era di realizzare la pista ciclabile proprio sul marciapiede; come ad esempio avvenuto a Pesaro.

La pista ciclabile, inoltre avrebbe dovuto essere realizzata ad una corsia, rispettando il senso di marcia, l’altra andava realizzata sul lato opposto. Ma gli scienziati del pedale hanno scelto diversamente, con i risultati tristemente noti.
È giunto il momento che Virginia Raggi e compagni vadano a casa, lasciando il posto a persone competenti ed esperte.