DALLA CICLABILE ALL’OSPEDALE È UN ATTIMO

A Roma dalla ciclabile all’ospedale è un attimo. Ancora una giornata nera per gli appassionati del pedale, che continuano a schiantarsi a ripetizione su quelle trappole che la Raggi con vanagloria ha il coraggio di chiamare piste ciclabili.

DUE INCIDENTI SULLE CICLABILI

Tra i molti incidenti ne segnialiamo due. Il primo si è concluso con la frattura dell’omero per un cinquantenne, che si è fracassato le ossa contro un paletto pedonale bellamente piazzato al centro della pista sul Tevere, all’altezza di Tor di Quinto.

IL SECONDO ha provocato ferite al volto ed un lunga collezione di escoriazioni su tutto il corpo al ciclista che vedete in foto ed anche per lui dalla ciclabile all’ospedale è stato un attimo.

A farlo cadere rovinosamente sono state le radici rialzate al centro della pista in viale Rossini, nota anche per i tanti ferri che spuntano dal terreno, per sorreggere le ormai tristemente note reti arancioni che indicano le buche abbandonate al loro destino.

CI PENSA SANTA PUPA

Se fino ad oggi non c’è scappato il morto è solo questione di fortuna, detta Santa Pupa a Roma, perchè gli ostacoli pericolosi sono disseminati un po’ ovunque ed è lecito parlare di deliri a pedali.

Un esempio per tutti si trova sulla farneticante ciclabile temporanea di via Tuscolana dove, sulla salita del Quadraro, i ciclisti si ritrovano in mezzo a due corsie, pronti per essere trasformati in hamburger.

La situazione delle piste ciclabili romane è drammatica, la manutenzione è una cosa sconosciuta, alcune si interrompono per finire contro delle reti da cantiere, altre sono tutte una buca, moltissime sono avviluppate dalla vegetazione infestante, per non parlare poi degli ostacoli di ogni genere.

CICLABILI UNA MAREA DI SOLDI BUTTATI

Per realizzare questi scempi è stata buttata una marea di soldi e non si calcolano quanti ancora ne dovranno spendere i romani per cercare di rimettere tutto a posto, già dal giorno dopo la dipartita di Raggi & Compagni.