VIRGI SONO CINGHIALI, NON GATTI

A Roma centinaia di migliaia di cinghiali razzolano tra i rifiuti che traboccano dai cassonetti in totale libertà e, se la situazione non fosse drammatica, ci sarebbe come al solito da sbellicarsi dal ridere per le soluzioni proposte dai Grillini.

CACCIATORI CIECATI. È stato un vero flop l’operazione di abbattimento, scattata in contemporanea con la quarantena ai primi di marzo. È stato catturato e narcotizzato un solo esemplare e per giunta cucciolo.

IDEA GENIALE. Così il presidente della Commissione Ambiente, Daniele Diaco, ha avuto una straordinaria illuminazione: sterilizzare tutti i cinghiali. Una soluzione eccellente per i gatti (che però non approviamo), ma difficilmente applicabile per le centinaia di migliaia di cinghiali che razzolano tra i rifiuti in tutta Roma. Impossibile scordarsi del cinghiale che competeva in velocità con le automobili in zona San Pietro.

BEATO CHI LI ACCHIAPPA. Considerata la velocità, il fiuto e la capacità di nascondersi dei cinghiali, per catturarli occorrerebbe un esercito di battitori malesi, meglio se specializzati in caccia alla tigre. Rimarrebbe poi irrisolto il problema di dove metterli.

INDIMENTICABILI. Non è la prima volta che dai 5 Stelle provengono idee bislacche in tema di sterilizzazione. Tempo fa la proposero per gli oltre 10 milioni di ratti che infestano le strade romane. Manco a dirlo, secondo la migliore tradizione delle tragicommedie Grilline, finì tutto a tarallucci e vino.

ANIMALI. Sul tema, le fantasmagoriche proposte di Virginia Raggi sono entrate di diritto negli annali dell’avanspettacolo: dalle pecore mangiaerba, alle mucche tagliafuoco, sino alle rondini anti zanzare. Per non parlare dell’ormai mitologico Piano Anti Storni.

LA SOLUZIONE. Mandare a casa di corsa tutto il gruppo di potere occupante il Campidoglio, ormai abusivo nei cuori dei Romani, e nominare un Commissario che per prima cosa tolga i rifiuti dalle strade, meglio se con un termovalorizzatore. I cinghiali si allontaneranno da soli non avendo più da mangiare. Dicci cosa ne pensi.