L’ATAC È UN PERICOLO AMBULANTE
Un tram è deragliato in prossimità del Colosseo, distruggendo il muretto guard rail e centrando in pieno un autobus e due auto.
Il trasporto pubblico versa in una situazione disperata, mai vissuta prima dell’avvento di Virginia Raggi e dei suoi nominati nelle municipalizzate.
BUS: vanno a fuoco (14 solo nel 2020) e tra quelli che si salvano soltanto pochi vengono igienizzati contro il Covid.
Fra i “flambus” capitolini che più hanno fatto notizia quello avvenuto l’8 maggio 2018 quando una vettura della linea 63 esplose per un corto circuito nella centralissima via del Tritone a un passo da Fontana di Trevi e dal Parlamento.
Allora una commessa rimase ustionata a un braccio mentre tentava di abbassare la saracinesca del suo negozio investito dall’incendio.
METRO: le stazioni si allagano, non funzionano le scale mobili e gli ascensori e c’è pure una inchiesta sulle pericolose micropolveri in sospensione nell’aria.
A fine 2018 la Procura di Roma ha iniziato le indagini sulle condizioni ambientali all’interno dei vagoni della metropolitana. Accertamenti dovuti a seguito dei dati sullo sforamento delle polveri sottili (Pm10) soprattutto nelle carrozze della metro B, rilevati da uno studio dell’associazione AriAmbiente.
I numeri sono allarmanti: sulla linea B viaggiano vagoni vecchi in tre corse su quattro; nella tratta della stazione Tiburtina le Pm10 superano di cinque volte i tetti previsti dalla legge; la media della rete è tre volte maggiore del livello di guardia.
TRAM: si imbizzarriscono e deragliano. I sindacati puntano il dito sulla scarsa manutenzione.
Precedentemente all’incidente di via Labicana, il 23 agosto 2019 un tram della linea 2 era deragliato dai binari a piazzale Manila al Flaminio, dopo essersi scontrato con un’auto. Tre i feriti.
Il 30 settembre 2019 un altro tram era deragliato, tra piazzale Belle Arti e piazza Thorvaldsen, a causa dell’usura dei binari.
NONOSTANTE QUESTO VIRGI pensa ai monopattini e fantastica sulla funivia, mentre l’ATAC si ingegna per controllare elettronicamente le strisce blu, per essere certa che tutti paghino la sosta.
Chi chiediamo cosa altro debba accadere prima che i romani prendano coraggio e salgano in Campidoglio per liberare Roma dagli occupanti Grillini e dai loro nominati alla guida delle aziende municipalizzate.
NOI STIAMO PREPARANDO L’ASSALTO al Campidoglio per attuare una rivoluzione delicata, ma decisa. Avverrà a colpi di voti nelle urne elettorali.
UNISCITI A NOI, perchè non farlo significa essere complici di questo inaccettabile andazzo.