DA CASAMONICA A CASAPOUND
Virginia Raggi: «Gli sgomberi non li fa il sindaco, ma la Prefettura. Il Comune darà assistenza alle eventuali fragilità».
MITI DA SFATARE. La abbiamo sentita incensarsi dopo essersi autoattribuito l’intero merito dell’abbattimento delle villette dei Casamonica: «Mentre c’è chi straparla, io abbatto».
Una operazione fattibile solo dopo uno sgombero, voluto dal Prefetto ed attuato dal Ministero dell’Interno, perchè in Italia non si buttano giù le case con dentro le persone.
ORA INVECE con Casapound dopo aver fatto tanto baccano sembra levare mano, specificando che il compito non è il suo, perchè il Comune si occupa solo di assistenza.
LAPSUS MENTALE? Alla luce di quest’ultima rivelazione ci viene spontaneo rileggere sotto una luce ben diversa l’Operazione Casamonica.
In ogni caso, la costante verifica delle affermazioni della Raggi, ci ha abituati a prendere con le pinze il valore di qualsiasi cosa racconti. A voi il giudizio; fateci sapere.
UNA PRECISAZIONE IMPORTANTE: l’illegalità va sempre combattuta, ma siamo contrari al fare due pesi e due misure poichè siamo popolari e non populisti.. Ci riferiamo alle occupazioni dei centri sociali, che sembrano non solo essere tollerate, ma del tutto ignorate.
Una per tutte, di sicuro la più emblematica, ha raggiunto livelli vergognosi la notte dell’ultimo Capodanno, Parliamo della festa di Spin Time Labs in un palazzo occupato nel cuore dell’Esquilino.
Pubblicizzata a raffica sui social, con tanto di vendita dei biglietti di ingresso, si è svolta senza alcun permesso, nessuna licenza per spettacoli danzanti, per la vendita di alcolici e di cibo e senza alcun pagamento alla Siae.
Ma non basta: non era previsto alcun servizio di vigilanza, in uno stabile senza uscite di emergenza dove già alloggiano abusivamente oltre 450 persone. Per non parlare della possibile (?!?) vendita di droghe.
In quel caso Virginia Raggi e compagni rimasero in silenzio, non ci fu alcun intervento da parte delle Istituzioni, nonostante le ripetute denunce di tutta la stampa.
Così ci viene da pensare che quando Virginia Raggi parla di ripristino della legalità possa essere un po’ confusa sul reale stato delle cose a Roma, oppure sia troppo schierata ed alla ricerca di consensi per una immaginifica rielezione a sindaco che, possiamo scommettere, non ci sarà.