PERCHÈ LA RAGGI CI RICORDA MARINO
Virginia Raggi ci ricorda Ignazio Marino per alcuni tratti del loro percorso da sindaco.
La prima cosa ad unirli è la vertiginosa parabola discendente nei cuori dei romani.
LE SIMILITUDINI non sono poche. Allagamenti: i Grillini coniarono per Ignazio il soprannome di SottoMarino, ma nei quattro anni della Raggi la situazione è stata la stessa, se non peggiore.
In realtà Virginia Raggi è stata più brava, con lei ora si allagano pure le metropolitane.
LE COLPE DEGLI ALTRI ed il “non lo sapevo“, sono due ritornelli usati da entrambi come giustificazione per la mancanza di competenze per il ruolo ricoperto.
FASCISTI, un altro incredibile punto di contatto. Nel momento della massima disperazione Marino tentò il tutto per tutto, pur di risalire la china, arringando il popolo della Festa dell’Unità con il bisunto slogan: “Fascisti tornate nelle fogne”.
Ricordiamo che per questo finì in tribunale, dove si scusò con tutto il mondo della destra e pagò anche le spese.
ORA LA RAGGI, in cerca di voti per una sua impossibile rielezione, ha iniziato una crociata per sgomberare uno stabile (non di proprietà del Comune di Roma) occupato dal movimento di destra Casapound, mentre ce ne sono 91 occupati abusivamente da centri sociali ed affini.
DA ULTIMO, entrambi sono destinati ad una fine simile: la rimozione dalla memoria collettiva cittadina. Ecco perché Virginia Raggi ci ricorda Ignazio Marino.