MONOPATTINI, VIRGINIA FA DIETROFRONT
Virginia Raggi chiude le stalle ma ormai i monopattini sono già scappati.
Che l’improvvida passione della Raggi rappresentasse un pericolo era stato chiaro da subito, ma ora con i dati alla mano è una certezza.
A confermarlo sono i 10 incidenti seri rilevati dall’inizio di giugno, mentre non si contano più quelli con piccole conseguenze.
UNA CATASTROFE tale che l’Assessore alla Mobilità si è visto costretto a correre ai ripari mettendo sotto la tutela dei vigili urbani l’iniziativa della Raggi, a causa della «diffusione di pratiche di guida potenzialmente lesive per l’incolumità pubblica, in pieno dispregio della normativa».
INVIPERITI. Il pullulare dei monopattini preoccupa non poco i tassisti, di cui si è fatto portavoce Alessandro Atzeni, coordinatore regionale di Fit-Cisl Lazio settore taxi.
«La normativa vigente impone chiare regole sulla circolazione, l’uso del casco per i minorenni e l’adozione dei necessari giubbotti e bretelle retroriflettenti. – ha spiegato Atzeni – Elementi che, al momento non si notano e non danno alcuna garanzia di sicurezza e tutela ai professionisti del volante, costretti a stare continuamente sotto stress e con mille occhi aperti per evitare di incombere, a causa della guida scorretta e pericolosa dei monopattini, nelle drammatiche conseguenze in tema di normativa sulle lesioni stradali e omicidio stradale».
SOLUZIONE FAI DA TE. Alcuni romani sono talmente stanchi della insostenibile situazione che, qualche giorno fa, un monopattino è stato lanciato da Villa Borghese lungo via del Muro Torto. Per fortuna è rimasto bloccato da una rete metallica di protezione e non ha toccato terra.
BASTA TROVATE ADOLESCENZIALI. La sconfessione della visione infantile di Virginia Raggi sulla mobilità cittadina, centrata su monopattini e pedali, dimostra in solido che Roma ha bisogno di una guida matura, competente e responsabile.
REAGIRE. È impossibile il solo pensare ad un altro anno con Roma nelle sue mani; è giunto il momento di ribellarci ed organizzarci per scendere in piazza per una rivoluzione delicata, ma decisa. Dicci che ne pensi.
Foto de Il Messaggero