MONOPATTINI ASPETTANDO IL MORTO
Da quando Virginia Raggi ha incentivato i monopattini elettrici è scattata la gara a chi è più imbecille.
Dopo il cretino sul Raccordo Anulare, ora è la volta del deficiente sul tratto urbano dell’autostrada A24.
Non si contano più gli incidenti ed i pedoni “acciaccati” da idioti che hanno scambiato marciapiedi e strade per piste.
Solo una amministrazione di adolescenti immaturi poteva pensare che il “monopattino libero” potesse essere la soluzione ai problemi del trasporto romano, ignorando di valutare le conseguenze. Possibili morti compresi.
Il primo ad avere dato l’allarme sull’immaturità dei grillini è stato Domenico De Masi nel 2017. Il celebre sociologo che ha lavorato per il MoVimento 5 Stelle, li ha dipinti come immaturi e inadeguati al governo della città.
In una intervista rilasciata a Repubblica De Masi aveva spiegato che la Raggi non ha né cultura né capacità manageriale.
«La colpa del M5S romano è di aver puntato solo su se stesso con un’ambizione taumaturgica, come se fosse in grado di fare miracoli. Per risanare la città avrebbero dovuto chiamare a raccolta le cinquanta persone migliori d’Italia e metterle a giocare una partita quasi persa in partenza. Ora non basterebbe nemmeno una squadra di supereroi. Il guaio è che l’amministrazione grillina non riesce a salvare nemmeno le apparenze.».
Tornando all’iniziativa adolescenziale dei monopattini, molte nazioni stanno adottando iniziative per limitare o vietare la circolazione dei monopattini elettrici in ambito urbano.
In Austria, Francia, Germania, Portogallo e Spagna, dove ci sono stati 5 incidenti mortali, è vietato l’uso dei monopattini elettrici sui marciapiedi e nelle zone pedonali. In Svizzera ci sono stati gravi incidenti ed è stata fortemente limitata la circolazione dei monopattini.
In Inghilterra e a New York sono stati proibiti, in quanto incompatibili con la vita cittadina. Sarà il caso di seguire questa strada anche a Roma.