VIRGINIA RAGGI RIPRISTINA LA SERVITÙ DELLA GLEBA

Alle famiglie in povertà verranno forniti cibo e generi alimentari di prima necessità, in cambio di almeno 5 ore di lavoro obbligatorio.

La Raggi li ha definiti “Alimenti di Cittadinanza” nel quadro dell’iniziativa Mercato Sociale ed il “giochetto” è regolato da una card ricaricabile, ad oggi consegnata a 20 famiglie individuate dai servizi sociali.

Troviamo agghiacciante che il diritto al cibo per tutti venga messo tra parentesi e subordinato ad un pagamento con del lavoro obbligatorio, per quanto possa essere socialmente utile.

Un atto che svuota di significato le parole mutualismo e solidarietà.

Riteniamo inoltre orrendo che il Comune, che campa con i soldi spremuti ai romani, trovi sempre il modo di sperperarne per nuove ed inutili piste ciclabili, ma non li utilizzi per dar da mangiare ai poveri ed ai bisognosi.

Siamo certi che non esista un solo romano capace di negare il cibo a chi è in povertà, mentre sono sempre di più quelli infuriati per come vengono dilapidati i fondi.