BAMBINI, VIETATI I PARCHI GIOCO

Virginia Raggi ha chiuso ad oltranza i parchi gioco all’interno di ville e giardini, ammettendo in modo esplicito l’incapacità del Comune di assicurarne la pulizia, la sanificazione e la verifica costante degli arredi e delle attrezzature.

FUMO NEGLI OCCHI. Fa sorridere, se non indignare, constatare come i romani siano ritenuti degli ingenui.

Già prima del Covid moltissime delle cosiddette giostre presenti nei parchi erano ammassi di rottame con altalene rotte e scivoli ricettacoli di ruggine.

Oggi la Sindaca ammette di non essere in grado di effettuare controlli costanti, dimenticando che prima non erano nemmeno periodici.

Volendo determinare un lasso temporale, il metro giusto è quello della classica “Ad ogni morte di Papa“, quando andava bene.

PARCHI AFRICANI. Chiudiamo ricordando un altro problema serio: quello del verde abbandonato ed incolto, che ha reso molti prati simili a savane od a jungle.

Però di quest’ultima magagna non possiamo dare la colpa a Virgi, perché notoriamente la primavera è un evento imprevedibile ed a lei non avevano detto niente del suo arrivo quest’anno. Bisogna scusarla.