RIFIUTI VIRGINIA RAGGI SI MULTA DA SOLA

Rifiuti Virginia Raggi si multa da sola perché, con sprezzo del ridicolo, il Comune ha emesso una sanzione con una ingente pena pecuniaria per l’Ama in ragione dei disservizi del 2019.

Una cosa surreale, considerando che è stata proprio Virginia Raggi a scegliere e nominare la sequela dei vertici della municipalizzata dei rifiuti.

SEMPRE LA RAGGI ha negato la costruzione di un termovalorizzatore e dei siti di smaltimento, rendendo così impossibile il lavoro dell’Ama.

A causa dell’ideologia grillina del No a tutto, Roma non solo non ha impianti per la gestione ordinaria dei rifiuti, ma neanche per affrontare le emergenze, come quella attuale.

Sono i siti di stoccaggio provvisorio, impianti banali, vasche di cemento o capannoni col fondo impermeabilizzato. Ogni città italiana ne ha almeno uno da utilizzare quando c’è un guasto a un impianto o quando si ferma per manutenzione.

Virginia Raggi scavalca un cumulo di rifiuti, fotomontaggio originale di Partito Roma Nord

Quella delle multe, in ogni caso, è proprio una fissazione di Virgina Raggi anche in tema di rifiuti, nonostante le emergenze mondezza a causa sua si susseguano da anni.

Nel caos più totale a causa della raccolta inesistente e mentre i rifiuti sommergevano i cassonetti, il vertice Ama da lei nominato provò a spedire 300 dipendenti a fare sanzioni, scegliendoli tra i capisquadra, netturbini e spazzini, impiegati, perfino qualche dirigente.

La missione era dare la caccia a chi lasciava i sacchetti fuori dai bidoni, anche se stracolmi. Un ordine talmente ridicolo che per riuscire a convincere gli esterrefatti dipendenti l’Ama arrivò alle minacce: «Il mancato esercizio dell’attività di controllo/repressione – si leggeva nella circolare – sarà considerato infrazione disciplinare e come tale sanzionato».

Tornando alla surreale sanzione comminata dal Comune all’Ama, dato che Virginia Raggi è responsabile dello sfacelo mondezza in cui versa Roma, dovrebbe pagarla la Sindaca di tasca sua questa multa di 5 milioni di euro, che si somma a quella di 10 milioni del 2018 ed a quella di 8,2 milioni del 2017.

MA A SCUCIRE I SOLDI saranno sempre e solo i romani che pagano la Tari più cara d’Italia, con il risultato che i soldi se li intascherà il Comune.

Questo significa che verranno sottratte risorse finanziarie per l’acquisto di attrezzature nuove e per rimettere in moto la manutenzione, dato che circa il 40% dei mezzi è attualmente fermo per mancanza di fondi.

SARÀ UN’ALTRA BEFFA delle ormai infinite che i cittadini devono subire in epoca Raggi. Dicci cosa ne pensi.